Dicembre 10, 2020 Di Paola In Colori, Riflessioni L’oro degli alchimisti non è l’oro del volgo. Metallo estremamente duttile e praticamente indistruttibile, l’oro è da sempre associato all’abbondanza e alla prosperità, ma anche al sacro e alle regioni dello spirito. Considerato appartenere alla divinità solare, ad Apollo nella Grecia antica, a Ra nell’Egitto al suo massimo splendore, porta con sè le qualità del sole, è luce condensata e non soggetta a mutamenti. Nel mito greco, Zeus, il sommo tra tutti gli dei, assume spesso le sembianze di una pioggia dorata per fecondare dee e donne mortali. Gli oggetti sacri delle principali religioni sono forgiati in oro, a rappresentare l’indistruttibilità della potenza divina. L’uovo gnostico, lo scudo energetico che avvolge tutti i corpi dell’essere, dal fisico al causale, è visto come luce dorata, che rappresenta l’interfaccia tra l’essere ed il non essere, tra l’esistenza ed il Divino. In alchimia l’oro è l’obiettivo da raggiungere, il metallo da produrre a partire dal vile piombo, ma l’oro degli alchimisti non è l’oro del volgo. Avvolgiti di luce dorata e sentiti protetto, dipingi con il colore dell’oro, indossa abiti che evochino il colore dell’oro!
2 commenti Cristina Pubblicato il2:06 pm - Dicembre 12, 2020 Immenso questo dipinto. Un caldo abbraccio che protegge. Bravissima. Che tutto in te sia gioia, sempre. Cristina S. Rispondi Paola Pubblicato il4:17 pm - Dicembre 12, 2020 Grazie! Rispondi
Lascia un commento Annulla risposta Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento. Δ