Istruzioni per la libertà

Istruzioni per la libertà

“Se desideri attingere ciò che trascende l’intel­letto e l’azione, recidi la tua mente alla base e lascia la consapevolezza nuda. Lascia che l’impura acqua dei pensieri si schia­risca. Lascia la realtà fenomenica così com’è, sen­za affermare né negare.
Quando non c’è più attaccamento né rifiuto [si comprende che] l’esistenza è il Grande Sigillo. La base di tutto è non nata, perciò è libera dal condizionamento delle tracce psicologiche. Rimani nell’essenza non nata, senza orgoglio e calcolo. Lascia che i fenomeni appaiano natural­mente e le immagini mentali si dissolvano.

Il supremo modo di vedere è la completa li­bertà dal dogmatismo.
La suprema meditazione è la vasta profondità senza confini.
La suprema condotta è la rottura dei limiti.
La suprema meta è lo stato naturale senza più aspettative.

“Il supremo modo di vedere è trascendere sog­getto e oggetto.
La suprema meditazione è non essere distratti.
La suprema condotta è assenza di sforzo.
La realizzazione della meta è non avere né spe­ranza né timore.
La vera natura della coscienza è chiarezza al di là delle immagini.
La meta della via degli esseri risvegliati è con­seguita senza una via da percorrere.
Il sommo risveglio è realizzato senza qualcosa da praticare.”

Brani tratti da Mahà­mudrà di Tilopa

Tilopa (928-1009) fu un mistico indiano buddista noto soprattutto per essere stato colui che iniziò il dotto maestro Nàropà (956-1040) al significato ultimo di un insegnamento conosciuto in sanscrito come Mahà­mudrà ovvero “Grande Sigillo”.

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